Mirror

La regione mediterranea ha storicamente alimentato una comprensione unica dell’immaginazione, basata su processi associativi inaspettati, con l’acqua come motivo dominante.
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Testo Uno

a cura di Basak Senova e Jonatan Habib Engqvist

Attraverso la lente di artisti prolifici e di fama internazionale, il progetto intende offrire riflessioni, echi e narrazioni parallele in un ambiente unico, con il potenziale di espandere la comprensione della regione mediterranea e oltre. L’iniziativa esplora il rapporto tra tempi, culture e la città di Agrigento, invitando a un dialogo su come questa possa riflettere se stessa ed essere riflessa attraverso queste narrazioni.

Il progetto si propone come un’analogia visiva e concettuale di uno specchio rotto, in cui i frammenti riflettono diversi elementi: Agrigento, l’acqua, il cinema, la fotografia, la musica e il pubblico. Questo mosaico di esperienze prende forma in un evento multidisciplinare al Teatro Pirandello di Agrigento, organizzato in tre capitoli interconnessi che prevederà una mostra sperimentale e una proiezione cinematografica che si svolgeranno sul palco del Teatro Pirandello in tre atti per ogni “replica” ad agosto. Gli spettatori saranno invitati a vivere un’esperienza immersiva, come se assistessero a un’opera lirica. Durante gli intervalli, il sipario si alzerà per svelare una mostra fotografica sul palco, permettendo al pubblico di interagire direttamente con le opere. Ogni evento seguirà una struttura precisa: due atti e una trasmissione di 30 minuti, per una durata complessiva di 60-90 minuti. 

Un libro, intitolato Mirror, documenterà l’interazione tra arte e città attraverso il punto di vista di un gatto randagio, “Surfaro”, che vaga per Agrigento. Il testo intreccerà i dialoghi e le riflessioni emerse durante le conferenze d’artista, con il contributo di 5-6 artisti partecipanti e rappresentanti delle istituzioni partner.

Il programma di proiezioni e il libro saranno condivisi attraverso eventi speciali presso istituzioni partner in varie città europee, creando un ponte culturale tra Agrigento e il contesto artistico europeo. Questo progetto mira a creare un’esperienza culturale unitaria e multidimensionale che colleghi le narrazioni locali di Agrigento a un pubblico internazionale, generando dialoghi su tempo, spazio e identità.

Conosci la curatrice e il curatore: 

Basak Senova è una curatrice e designer (MFA in Graphic Design e PhD in Arte, Design e Architettura) che dal 1995 scrive di arte, tecnologia e media, avvia e sviluppa progetti e cura mostre. Dal 2020 al 2022 ha diretto il Programma Octopus, una piattaforma educativa basata sulla ricerca, come visiting professor presso l’Università di Arti Applicate di Vienna. Attualmente ricopre una posizione di ricercatrice post-dottorato senior presso la stessa istituzione con il suo progetto PEEK, The Atlas (of Creative Mechanisms): [Curatela-Conduzione]. Senova ha curato i padiglioni della Turchia e della Macedonia settentrionale alla Biennale di Venezia nel 2009 e nel 2015. Ha inoltre curato il progetto UNCOVERED (Cipro, 2011-2013); la seconda e la quinta Biennale d’arte contemporanea, D-O ARK Underground (Bosnia-Erzegovina, 2013, 2019); la Biennale di fotografia di Helsinki e il Jerusalem Show VII: Fractures (2014); Lines of Passage (Lesbo, 2016) e la mostra inaugurale B7L9 a Tunisi (2019). Ha presieduto la Galleria d’arte per il SIGGRAPH 2014 (Vancouver) e ha guidato il progetto CrossSections, curando mostre in tutta Europa (2017-2019). Ha concluso il Programma Octopus nel 2022 con mostre a Tunisi e Vienna e ha continuato a curare mostre a Tbilisi, Palermo, Berlino, Pretoria e Istanbul.

Jonatan Habib Engqvist è curatore, autore e occasionalmente insegnante. È co-editore di Ord&Bild, curatore di progetti sperimentali e mostre in 4 continenti, tra cui biennali e festival internazionali come Art D-0 ARK Underground, Padiglione VR alla 58a Biennale di Venezia, Cycle Music&Art Festival Berlin/Reykjavík, Survival Kit Riga, Sinopale in Turchia, Momentum biennale a Moss, Norvegia, e Reykjavík Arts Festival. È stato il direttore fondatore della Curatorial Residency di Stoccolma, il direttore delle arti visive presso Iaspis, curatore presso il Moderna Museet e impiegato presso il Royal Institute of Art di Stoccolma. I suoi scritti sono stati ampiamente pubblicati in diverse lingue in libri e cataloghi di tutto il mondo.

Testo Due

 

 

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