Il rifiuto oggetto di creazione artistica

Il progetto nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del riuso creativo dei materiali di scarto, promuovendo una riflessione collettiva sull’ecologia, l’uso responsabile delle risorse e temi sociali cruciali come la pace e le migrazioni.
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Interna Uno

 di Edoardo Malagigi

Attraverso tre opere d’arte pubbliche site-specific, l’artista Edoardo Malagigi invita la comunità di Agrigento a interrogarsi sul rapporto con i rifiuti e il loro potenziale di trasformazione in qualcosa di significativo. Il progetto si svilupperà in diverse fasi, accompagnando la creazione delle opere con momenti di riflessione e coinvolgimento comunitario. 
Nel mese di marzo, l’opera Tempio di Tetrapak, ispirata alle colonne del Tempio della Concordia, sarà composta da tre colonne realizzate con moduli ricavati da cartoni usati di tetrapak. La superficie policroma delle colonne, con i vari brand del packaging ancora visibili, metterà in evidenza l’importanza del contributo locale al progetto. L’installazione, in un luogo ancora da svelare, fungerà da focus per workshop e seminari sui temi della sostenibilità e del cambiamento climatico.
Ad aprile prenderà forma End Game, una delle opere centrali del progetto di Malagigi. La scultura rappresenterà un grande Pinocchio antimilitarista realizzato in plastica riciclata. Grazie alla collaborazione con aziende locali, questa figura, creata con la tecnica della stampa 3D, avrà una superficie decorata con immagini di armi in rilievo. La figura di Pinocchio, seduta e stanca, diventerà un simbolo della critica alla guerra, alla menzogna e alle fake news, evocando riflessioni sulla verità e la pace. L’opera sarà installata a Piazza Pirro Marconi, ovvero la piazza della Stazione Centrale di Agrigento, rappresentando un punto di dialogo e consapevolezza per la comunità.
Il mese successivo, infine, l’artista realizzerà Siamo Tutti Migranti, una scultura simbolica e suggestiva che affronta il tema universale delle migrazioni. La scultura sarà una sfera di tre metri di diametro, costruita con legni provenienti dai relitti delle navi giunte a Lampedusa. Questi materiali, curvi come gli scafi delle barche, saranno assemblati con viti a vista, evidenziando la loro origine e storia. La struttura interna, realizzata in tondino di acciaio, supporterà la sfera, che sarà posizionata su una base di corten in Piazza Pirandello. L’opera inviterà i visitatori a riflettere sull’umanità condivisa e sull’impatto delle migrazioni.

Tutte le opere non saranno solo oggetti estetici, ma catalizzatori di dialogo e partecipazione. Durante le fasi di realizzazione, scuole e comunità locali saranno coinvolte in laboratori educativi e attività collaborative. Questi momenti permetteranno di approfondire i temi della sostenibilità e del riuso, mostrando come l’arte possa essere uno strumento potente per ispirare cambiamenti positivi.
Con queste tre opere, Agrigento 2025 si trasformerà in un luogo di riflessione e dialogo, promuovendo valori fondamentali come la pace, la solidarietà e il rispetto per l’ambiente.

Conosci l’artista

Edoardo Malagigi ha realizzato opere “site specific” a Brighton, Pula (Sardegna), Firenze, Belgrado, Tokyo, Genova, Bucarest, Okinawa, Kikinda. Ha tenuto workshops e lectures sul rapporto arte/design a Tokyo, Munster, L’Avana, Lugano, Seul, Lisbona, Boston, Freiburg, Newcastle upon Tyne, Sofia, Okinawa, Kabul, Pechino, Prishtina, Shanghai, Il Cairo. È “Advisory Board Member” del Centro per l’Arte Contemporanea dell’Afghanistan (CCAA). È stato art director della fondazione “Bambini in Emergenza” in Romania. Sue installazioni e opere sono state presentate in esposizioni quali: Quadriennale di Roma, Arte Bari Expo, Biennale di Venezia, Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna, Triennale di Milano, Palazzo dei Diamanti di Ferrara, Centro d’Arte Contempranea Luigi Pecci di Prato, Sensus Arte Contemporanea di Firenze, Abaco Space Contemporary Art di Berlino.

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