Odissea della Parola. L’arte oratoria tra verità, persuasione e inganno

Il progetto si propone come uno spazio culturale dedicato alla riflessione sulla potenza della parola e sulle modalità con cui essa è stata utilizzata nei secoli per comunicare, persuadere e influenzare.
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Direzione Scientifica: Alfonso Maurizio Iacono

Direzione Artistica: Giovanni Taglialavoro

L’obiettivo principale è analizzare e valorizzare le tecniche oratorie, i modelli di comunicazione e le motivazioni che hanno guidato la creazione di discorsi memorabili, con un’attenzione particolare sia alla dimensione storica sia alle implicazioni contemporanee. L’idea centrale è quella di studiare l’evoluzione dell’arte oratoria, esplorandone le forme e le funzioni, e mettere in evidenza come la parola possa essere uno strumento diretto, privo di filtri, tra chi parla e chi ascolta. Tuttavia, questo dialogo si estenderà anche al confronto con i moderni mezzi di comunicazione tecnologica, che hanno reso la parola veicolo di immagini e contenuti multimediali. Il progetto si articola in due fasi principali: quella dello studio e quella della rappresentazione. Per la prima edizione, il tema scelto sarà “Corruzione: modelli di accusa e difesa”, un argomento che si presta a un’analisi profonda e stimolante. Saranno chiamati esperti e studiosi dell’arte oratoria che, attraverso lezioni magistrali e talk, presenteranno le loro analisi e prospettive su due esempi storici emblematici. Il primo, come modello di accusa, sarà il celebre discorso di Cicerone contro Verre, un capolavoro di retorica giudiziaria. Il secondo, come modello di difesa, sarà tratto dai discorsi parlamentari di Bettino Craxi del 1993, che rappresentano un caso paradigmatico di strategia oratoria nella politica contemporanea.

Odissea della Parola

L’evento si svilupperà in più momenti, iniziando con un pomeriggio introduttivo, seguito da due giornate dense di attività. Le mattine saranno dedicate alle lezioni, mentre i pomeriggi vedranno protagonisti i talk. Le serate, invece, offriranno spettacoli teatrali ispirati ai due testi analizzati, trasformando la riflessione teorica in esperienza artistica e culturale. Il sabato mattina sarà il momento delle conclusioni, con un talk di bilancio. A completare il programma, un laboratorio coinvolgerà gruppi di studenti liceali, che si sfideranno in un’appassionante gara dialettica su un tema legato al progetto. La scelta di Agrigento come luogo centrale di questa iniziativa non è casuale, ma anzi profondamente legata al suo "genius loci". La città, celebrata da autori come Cicerone, Pirandello e Camilleri, ha una lunga tradizione di amore per la parola, per le sottigliezze linguistiche e per l’arte del ragionamento. L’ambizione del progetto è quella di fare di Agrigento un punto di riferimento per gli studiosi di arte oratoria di tutta Europa, valorizzandone la vocazione storica e culturale. Il progetto è promosso dalla Fondazione Orestiadi e dal Centro Culturale ‘Pier Paolo Pasolini’, sotto la guida scientifica del Direttore Scientifico Alfonso Maurizio Iacono e con la direzione artistica di Giovanni Taglialavoro. Grazie al loro contributo, questa iniziativa non solo celebra la forza della parola, ma invita a riflettere sul suo ruolo nelle dinamiche umane, politiche e sociali.
È un’occasione per riscoprire il potere del linguaggio come strumento di connessione e comprensione, mettendo Agrigento al centro di una rete culturale ampia e internazionale.

 

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